Leggende e Misteri dagli Altopiani Andini all'Antica Frigia

Sull'altopiano dell'Altiplano in prossimità del lago. Titicaca è la roccia di Amaru Meru, nella cui massa è tagliata una parete verticale liscia con una nicchia trapezoidale al centro: il disegno crea l'impressione completa di un cancello con una porta. Gli indiani locali hanno leggende sulla "porta del mondo degli dei" e sul sacerdote Amaru Meru, che aveva un disco d'oro che era la chiave della porta, e sulla parete della nicchia della porta c'è una piccola depressione arrotondata, come se per un disco chiave. Durante l'esplorazione della roccia utilizzando apparecchiature che registravano le onde elettromagnetiche, i cancelli furono attaccati da palle di fuoco e gli anziani indiani che erano presenti persero conoscenza, e poi dissero che i cancelli si aprirono e li lasciarono entrare nella dimora dei loro antenati - un oceano sconfinato saturo con elettricità e pieno di cristalli blu. C'erano "porte" simili con porte di nicchia nell'antica capitale urartiana, e una terza porta era nell'antica Frigia. Ciò suggerisce che "porte" identiche alle diverse estremità del pianeta servissero da portali per muoversi nello spazio o nel tempo.

Introduzione:

Dalle vette dell'Altiplano, dove si erge la misteriosa roccia di Amaru Meru, fino alle antiche rovine di Urartu e della Frigia, si estende un filo invisibile che collega luoghi e culture apparentemente distanti. Protagonista di questo filo è un'enigmatica struttura architettonica: una porta, o meglio, un cancello, scolpito nella roccia con una precisione sorprendente. Gli indigeni sudamericani la chiamano "la porta del mondo degli dei", e le attribuiscono poteri quasi magici. Ma cosa si cela dietro queste leggende? Esistono prove scientifiche a sostegno di queste antiche credenze? In questo articolo esploreremo i misteri che circondano queste porte, cercando di svelarne i significati e le possibili funzioni.

Il Mito di Amaru Meru:

La leggenda della roccia di Amaru Meru e della sua porta magica è profondamente radicata nella cultura degli indigeni che abitano l'Altiplano. Secondo la tradizione, il sacerdote Amaru Meru possedeva una chiave d'oro in grado di aprire la porta verso un mondo ultraterreno, un luogo di luce e di conoscenza dove dimorano gli antenati. La forma trapezoidale della nicchia e la piccola depressione, simile a un incavo per una chiave, sembrano confermare questa leggenda.

Le Esplorazioni e gli Eventi Straordinari:

Durante una spedizione scientifica, quando gli strumenti di misurazione hanno registrato intense attività elettromagnetiche, si sono verificati eventi inspiegabili: palle di fuoco hanno colpito la roccia e gli indigeni presenti hanno perso conoscenza. Al loro risveglio, hanno affermato di essere entrati in una dimensione parallela, un oceano di energia e cristalli blu.

Le Porte in Altri Contesti:

Strutture simili sono state ritrovate in altre parti del mondo, come nell'antica Urartu e in Frigia. La ripetizione di questo motivo architettonico in luoghi così distanti e in epoche diverse suggerisce l'esistenza di un sapere comune, forse perduto, che legava queste civiltà.

Interpretazioni e Teorie:

Le interpretazioni su queste porte sono molteplici e spesso contraddittorie. Alcuni studiosi le considerano semplici aperture cerimoniali, mentre altri ipotizzano che potessero avere funzioni astronomiche o sismiche. Le teorie più fantasiose le vedono come portali dimensionali o dispositivi per comunicare con altre civiltà.

L'Approccio Scientifico:

La scienza, finora, non è in grado di fornire una spiegazione definitiva per questi fenomeni. Le misurazioni delle attività elettromagnetiche potrebbero essere dovute a cause naturali, come la presenza di minerali particolari nel sottosuolo. Gli eventi percepiti dagli indigeni potrebbero essere stati il risultato di allucinazioni o di un'interpretazione soggettiva di fenomeni naturali.

Conclusioni:

Le porte degli dei rimangono un enigma avvolto nel mistero. Le leggende che le circondano sono affascinanti, ma richiedono un approccio critico e scientifico. È possibile che queste strutture avessero un significato simbolico o religioso profondo per le civiltà che le hanno costruite, ma è altrettanto possibile che si tratti di semplici coincidenze architettoniche.