Le piramidi Cinesi

25.07.2024

Le piramidi cinesi e la Stella Polare

da Nicola Parolini | 30 Marzo 2019 | Ricerca

Salva

Giulio Magli, Direttore del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano e titolare del corso di Archeoastronomia presso lo stesso ateneo, ci racconta i risultati di una sua recente ricerca sulle piramidi cinesi, ottenuti combinando i rilievi sul campo con i dati dei satelliti.

di Giulio Magli

La storia della Cina è scandita dal susseguirsi delle dinastie imperiali, a partire già dal secondo millennio aC. Una svolta fondamentale nella storia cinese si verifica però con il regno del primo imperatore della dinastia Qin, che riuscì a unificare il paese nel 221 aC. La sua capitale era a Xianjang, oggi nell'area metropolitana di Xìan. Il nome di Qin è famoso in tutto il mondo a causa di una sorprendente scoperta archeologica: il così detto Esercito di Terracotta.

I guerrieri di terracotta

L'esercito di terracotta è una collezione di migliaia di statue di guerrieri a grandezza naturale. Ci sono più di 8.000 soldati, insieme a centinaia di carri e cavalli, situati in 3 enormi fosse sotterranee. Senza dubbio, altre attendono di essere scoperte. Le statue furono realizzate assemblando decine di modelli base diversi per volti, armature etc. Il risultato è che in pratica sono tutte diverse tra di loro. Originariamente dipinte con colori vivaci, le statue sono disposte su file parallele, pronte per la battaglia, a guardia del fianco orientale del mausoleo dell'Imperatore. Oggi, tuttavia, le armi non sono più al loro posto, e si ritiene che la maggior parte sia stata saccheggiata già in tempi antichi. Non ci sono solo guerrieri: altri scavi hanno rivelato un ricco – a volte sconcertante – corredo simbolico per l'aldilà di Qin. Ad esempio, una fossa contiene due carri di bronzo che con tutta le probabilità rappresentano il corteo ufficiale dell'imperatore, un'altra statue in terracotta di acrobati e musicisti. Un'altra ancora conteneva un piccolo lago di bronzo circondato da uccelli acquatici pure in bronzo. In definitiva, la tomba era destinata ad essere una replica della vita reale dell'imperatore. L'interno non è stato mai scavato, ma lo storico cinese Sima Qian lo descrive come un microcosmo dotato di volte che rappresentano i corpi celesti e di una miniatura dell'impero – compresi i fiumi fatti di mercurio – sul terreno.

Il complesso funerario di Qin si trova a est di Xian, vicino alla vetta sacra del Monte Li. La tomba si trova sotto un enorme tumulo di terra compatta, di fatto una vera e propria piramide, che costituisce un punto di riferimento inconfondibile per il paesaggio funerario dell'Imperatore. Mentre l'esistenza dei guerrieri è universalmente nota, quella di questa piramide (a base quadrata di oltre 350 metri di lato, alta oltre 70) lo è molto meno. Sia la piramide, che le fosse dei guerrieri sono orientate ai punti cardinali.

Il regno del primo imperatore Qin divenne rapidamente instabile dopo la sua morte, ma la Cina fu nuovamente unificata molto presto sotto Liu Bang, il fondatore della dinastia Han occidentale. Questa dinastia (202 BC – 9 AD) ha segnato importanti sviluppi politici, economici e scientifici. Sotto gli Han, per esempio, fu ideata una prima versione della bussola magnetica.
I sovrani Han seguirono l'usanza di essere sepolti in tombe situate sotto enormi tumuli a base quadrata; la loro forma e il loro aspetto ricorda – ancora di più del mausoleo di Qin – le piramidi, e anzi sono conosciuti popolarmente come "piramidi cinesi".